Geecrack Imo Ripper 40 è il più piccolo di questa particolarissima famiglia di softbait da bassfishing creata da Geecrach. Stiamo parlando di un artificiale “estremo” o, per meglio dire, estremamente giapponese! È una caramellina imitante una generica piccola larva che trova la sua massima espressione in acque molto limpide, su bass molto apatici o in periodi particolarmente freddi. Le tecniche di pesca con cui utilizzare Imo Ripper 40 di Geecrach sono principalmente 3. Partiamo dall’ultra finesse, ai confini di quello che nella pesca ai predatori si definisce light game: 4lb in bobina, innesco wacky e appoggi delicati su pesci a vista! Se vi state chiedendo se un artificiale così piccolo riuscirà a scendere completamente spiombato, la risposta è sicuramente si. Tutta la famiglia Imo Ripper è caratterizzata da un impasto densissimo di sale con un notevole coefficiente di affondamento. Come seconda opzione abbiamo lo split shot, per una presentazione ancora morbida ma meno estrema. Infine un innesco a drop shot, per sondare buche e sfruttare al massimo le vibrazioni della codina. Ma il mondo del bassfishing non esaurisce il potenziale di questo artificiale. Imo Ripper 40 per le sue dimensioni ridotte si presta particolarmente per tutto il light game ai ciprinidi come carpe, tinche e cavedani specialmente in ambienti con acqua limpida per la pesca a vista. Inutile dire quanto sia efficace sui persici reali a drop shot, ma c’è un ultimo utilizzo sfruttato pochissimo: la trota in laghetto. In acque particolarmente pressate Imo Ripper 40 diventa una via di mezzo tra il naturale ed un ricordo del pellet che, utilizzato con canne ultralight, diventa semplicemente micidiale.